Il sovrallenamento nello sportivo

Che cosa si intende per sovrallenamento?

Per ottenere un miglioramento della performance ogni atleta incrementa progressivamente i carichi di allenamento intervallandoli a periodi di riposo. Ogni volta, subito dopo lo stimolo allenante si assiste ad una diminuzione della performance dovuto all’alterazione dell’omeostasi corporea cSovrallenamento_Fisiolotto4he ha bisogno di tempo per essere ribilanciata. Il termine inglese “overreaching” descrive questa condizione nella quale l’accumulo di allenamento porta ad una diminuzione della prestazione. Questa situazione è definita funzionale (FO, Functional Overreaching) solo se lo sportivo ha modo di recuperare la fatica accumulata e di tornare ad un nuovo stato di omeostasi “supercompensata”. Se ciò non avviene e lo stato di alterata omeostasi e deficit della performance perdurano si parla inizialmente di uno stato di Non Functional Overreaching (NFO). Quando allo stimolo allenante si associano ulteriori fattori di stress, può manifestarsi la sindrome da sovrallenamento (OTS, overtraining syndrome). L’OTS è una rara manifestazione di una grave alterazione fisiologica in cui sono presenti disturbi ormonali, immunologici e psicologici. Un atleta è in OTS quando la diminuzione della performance, accompagnata da disturbi dell’umore, perdura oltre i 2/3 mesi. In caso contrario si parla di overrraching funzionale o non funzionale. Allo stato attuale non esistono strumenti specifici per fare diagnosi. In basso riportiamo una tabella che distingue le tre diverse condizioni (Kreher J. 2012, Table 1).

Terminologia utilizzata dall’European College of Sport Science

CondizioneDefinizioneDimiunzione  performanceRisultato
Overreaching funzionale (FO)Aumento dei carichi di lavoro  che portano ad una temporanea diminuzione della prestazione e una migliore performance dopo il riposoGiorni o settimanePositivo
Overeaching     non funzionale (NFO)Intenso allenamento che porta ad una diminuzione della performance, che recupera dopo il completo riposo; è accompagnata da sintomi psicologici e ormonaliSettimane o mesiNegativo, sintomi e perdita di tempo per l’allenamento
Overtraining syndrome (OTS)Estremo NFO con una protratta diminuzione della performance (> 2 mesi), importanti sintomi di natura immunologica, neurologica, psicologica e ormonale e ulteriori fattori di stress non riconducibili ad altre patologieMesiNegativo, sintomi e possibile fine di carriera sportiva

Quali sono i sintomi del sovrallenamento?

Possiamo dire che la sindrome da sovrallenamento si manifesta quando per un periodo prolungato di tempo richiediamo al nostro corpo uno sforzo che va oltre le sue capacità adattative. Non esiste un unico sintomo che identifica questo stato ma, c’è uno spettro di possibili manifestazioni che contestualizzate nell’ambito di un’attento esame anamnestico e fisico possono portare a pensare alla presenza di una OTS.

Uno dei primi campanelli d’allarme che deve far pensare a una difficoltà del nostro corpo ad adattarsi agli stimoli allenanti è il dolore, soprattutto quando non si esaurisce nei tempi fisiologici. Negli stati più avanzati della sindrome (sia NFO che OTS) possono manifestarsi a vario livello sintomi come:

  • Faticasovrallenamento_fisiolotto_2
  • Depressione
  • Bradicardia
  • Perdita di motivazione
  • Insonnia
  • Irritabilità
  • Ipertensione
  • Anoressia
  • Perdita di peso
  • Perdita di concentrazione

Esistono sport che manifestano maggiormente il fenmomeno del sovrallenamento, Gli sport individuali come la corsa, il ciclismo e il nuoto ne sono un esempio. Questi vengono molto spesso praticati come sport di endurance. E’ stato dimostrato che i sintomi da sovrallenamento si presentano nel 65% dei fondisti almeno una volta nella loro carriera. Anche altre discipline non sono comunque esenti dal problema; Smith e Rogero (2003) hanno rilevato la OTS nel 50% dei calciatori semi-professionisti in una stagione, mentre uno studio multicentrico ha valutato che il 34,6% di nuotatori tra i tredici e i diciotto anni ha raggiunto una condizione di sovrallenamento almeno una volta (Raglin J. 2000).

Quali sono le cause?

Esistono numerose ipotesi su quale sia l’eziopatogenesi dell’OTS. Le principali te

orie individuano i seguenti fattori come principali nello sviluppo di questa sindrome (Kreher J. 2012):

  • diminuzione di glicogeno
  • aumentato assorbimento di triptofano
  • diminuzione di glutammina
  • stress ossidativo
  • sbilanciamento tra parasimpatico e simpatico
  • disregolazione ipotalamica
  • infiammazione cronica con rilascio di citochine

 

Quest’ultima è quella che spiega meglio i diversi sintomi presenti. Essa si lega al meccanismo di danneggiamento dei tessuti e delle strutture (Rogero MM 2005, Smith LL 2000). Fisiologicamente i continui traumi adattativi conseguenti all’allenamento attivano microprocessi infiammatori (come il dolore muscolare post-gara). Se però i processi di riparazione non si concludono  per l’assenza di un adeguato riposo, l’infiammazione da locale e acuta, diventa cronica e sistemica (Rogero MM 2003, 2005). Questa infiammazione che perdura nel tempo provoca un maggiore rilascio di citochine infiammatorie (IL-1, TNF-α) e di cortisolo. Inoltre, la dimunuzione di glicogeno e l’aumentato metabolismo del triptofano causano rispettivamente la sensazione di fatica con muscoli pesanti e alterazioni dell’umore con sintomatologia depressiva per il rilascio di specifiche sostanze endogene (Smith LL 2000).

 

Valutazione e strategie di prevenzione

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Quando è presente una diminuzione di performance duratura è necessario individuare quei fattori che ostacolano le fisiologiche capacità del nostro corpo di adattarsi – supercompensare. Alla base di questa difficoltà di adattamento possono esserci diverse patologie organiche quali asma, diabete mellito, iperattività bronchiale, anemia, infezioni, malnutrizione e molte altre. E’ necessario inizialmente escludere la presenza di queste problematiche prima di prendere in considerazione la sindrome da sovrallenamento come possibilità diagnostica. Una volta fatto ciò è necessario indagare in modo retrospettivo i sintomi, la dieta, il riposo, i traumi pregressi, la vita sociale, il lavoro e l’eventuale uso di sostanze stupefacenti. Il trattamento dei sintomi è per lo più farmacologico sotto stretto controllo medico e le migliori strategie da adottare sono le seguenti (Kreher J. 2012 tabella 5) :

 

  • Adeguata periodizzazione dell’allenamento
  • Volume e intensità di allenamento regulate sulla performance e l’umore
  • Tapering (riduzione del carico di allenamento) nel periodo pre-gara
  • Assicurarsi adeguate calorie per l’allenamento
  • Idratarsi adeguatamente
  • Avere un buon riposo
  • Riposare per un tempo maggiore di 6 ore tra un allenamento e l’altro
  • Astenersi dall’allenamento con infezioni, colpi di calore o in periodi di forte stress
  • Evitare condizioni ambientali estreme

 

Nel dover obbligatoriamente affrontare lo stress e nell’essere soggetti continuamente a microtraumi, è opportuno che l’atleta si sottoponga con periodicità a valutazioni mediche e/o fisioterapiche. Le capacità di adattamento infatti risentono di molte variabili (sonno, dieta, clima, lavoro ecc.) e non sempre è possibile svolgere la gara al massimo nonostante il corretto riposo.

 

Nel prossimo articolo analizzeremo in maniera più specifica le modalità di prevenzione e trattamento delle condizioni di sovrallenamento.

 

Bibliografia

  • Budgett R.,ABC of sports medicine. The overtraining syndrome. BMJ. 1994; 309(6952): 465–468.
  • Kreher JB, Schartz JB, Overtraining Syndrome: a pratical guide. Sports Health. 2012 Mar;4(2):128-38.
  • Raglin J, Sawamura S., Alexiou S, et al. Training practice and staleness in 13-18 years old swimmers: a cross-cultural study. Pediatr Exerc Sci. 2000; 12: 61-70
  • Rogero MM, Tirapegui J. Overtraining– Excesso detreinamento. Nutr Pauta 2003;11:23-30.
  • Rogero MM, Mendes RR, Tirapegui J. Neuroendocrine and nutritional aspects of overtraining Arq Bras Endocrinol Metabol. 2005 Jun;49(3):359-68.
  • Smith LL Cytokine hypothesis of overtraining: a physio-logical adaptation to excessive stress? Med Sci Sports Exerc 2000;32:317-31.
  • Wilder RP,Sethi S.Overuse injuries:tendinopathies,stress fractures,com-partment syndrome,and shin splints.Clin Sports Med 2004;23:55-81.

 

 

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